Marzo 2023, i dati e le principali novità

Sezione in corso di aggiornamento con i dati di marzo 2023


I dati disponibili a marzo 2023 si inseriscono nel contesto di un ‘ritorno alla normalità’ post pandemica quasi del tutto avvenuto, ma non ancora completo.

Il dato demografico annuale si inserisce nella generale tendenza del Paese e della Regione Lazio a un lento ma costante calo, sebbene la tenuta della Capitale e la leggera crescita di Latina la frenino parzialmente: nel corso del 2022 la Regione Lazio ha perso circa 7.000 abitanti rispetto all’anno precedente, pari a un calo del -0,18%, di cui meno della metà a Roma e il resto distribuito tra le province.

Prosegue la ripresa del traffico aereo: le percentuali dei passeggeri in movimento dall’inizio dell’anno mostrano incrementi del +134,7%. Si torna a viaggiare ‘quasi’ come prima, quindi, anche se non ancora con gli stessi numeri pre-pandemici: se in tutto il 2019 i due scali laziali avevano totalizzato quasi 50 milioni di passeggeri, nel 2022 il recupero è fermo a quasi 33 milioni, con una differenza del 33,5%.

Tendenza simile per il cargo aereo, con incrementi su entrambi gli aeroporti rispetto al 2021 del +34,1% ma con un gap ancora notevole: 134 mila tonnellate di merci movimentate nel 2022 e comunque il 30% in meno rispetto ai livelli del 2018.

I dati aggiornati sulle movimentazioni nei porti AdSP hanno confermato le aspettative di una forte ripresa del crocierismo nei mesi estivi, recuperando quasi tutto il gap con il periodo prepandemico ma non eguagliando ancora il record del 2019 (2,1 milioni contro 2,5, pari a un -16% di passeggeri). Buone le performance commerciali (p. es. con un +12% di TEU, equivalenti a 112.000 unità).

L’interrogativo circa la piena ripresa del modello di sviluppo pre-pandemico, che comprende il modo di spostarsi per andare a scuola e al lavoro delle persone, pare risolversi nella tendenza a ripristinare quasi completamente i comportamenti precedenti, in particolare nell’uso del mezzo privato. Eppure permangono ancora sensibili differenze.

Ad esempio gli indicatori del trasporto pubblico locale, fermi al dicembre 2021, parlano di un ripristino del livello di offerta secondo i contratti di servizio in essere al momento della pandemia, a fronte di un recupero della domanda che in quel momento era ancora parziale. Tale domanda oggi sembrerebbe essere quasi del tutto recuperata, ma permangono alcune differenze attribuibili in parte a una perdurante diffidenza per il mezzo collettivo in quanto possibile veicolo di agenti patogeni, e in parte al ricorso a forme di lavoro flessibile specie da parte del settore pubblico e delle grandi aziende.

Per comprendere meglio il rapporto tra spostamenti con mezzi pubblici e mobilità privata bisogna confrontare i dati di mobilità Wind-3 con altri dati disponibili, ad esempio le emissioni di PM10, gli incidenti stradali e dati TPL su bigliettazioni e passeggeri trasportati: l’insieme degli spostamenti – indipendentemente dal mezzo utilizzato – è in forte ripresa ma non ancora secondo i livelli del 2019 (con differenze del 13%: 2,5 mln di spostamenti totali in un giorno feriale medio di ottobre 2019 e 2,2 mln in uno del 2022), e che tale recupero riguarda più i veicoli privati che i mezzi pubblici, e più gli spostamenti nell’area metropolitana romana che quelli tra le province.

Per lo più invariata la struttura quotidiana degli spostamenti complessivi nelle varie ore del giorno (dati Wind), con gli orari di picco che rispecchiano le tendenze consolidate, mentre si nota una leggera tendenza all’aumento della domanda di mobilità nei fine settimana, anche per il trasporto pubblico.

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